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Screen Service, la piccola italiana esce dai confini


Screen Service, la piccola italiana esce dai confini

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Jul 31, 2010
Published on Borsa&Finanza

È leader in Italia come operatore della trasmissione televisiva. A maggio ha ottenuto il «Mux» e integrato il business. Digitale ed estero il suo futuro

L'acquisizione di RRD, che le ha aperto la strada per diventare anche un operatore televisivo nazionale e di integrare il business. Il volano del passaggio al digitale in Italia. E la continua crescita all'estero sfociata nell'apertura della produzione in Brasile. Diverse e «sostanziose» le novità degli ultimi 18 mesi per Screen Service Broadcasting Technologies, leader in Italia come operatore nella radiotrasmissione televisiva. Il cambiamento più significativo in maggio, quando diventa operatore nazionale.
Attraverso la controllata Tivuitalia prosegue nella strategia di acquisizione di impianti di diffusione televisiva e, dopo aver raggiunto una copertura pari al 51% della popolazione, ottiene lo status giuridico di autorizzato generale per l'attività di operatore di rete televisiva nazionale (Mux). «Attraverso altre piccole acquisizioni abbiamo raggiunto attualmente quota 57% - spiega Antonio Mazzara, ad del gruppo - Con il completamento dello switch off contiamo di arrivare a una copertura dell'85-90%. Abbiamo l'infrastruttura di rete da affittare a terzi, ma non abbiamo ambizioni editoriali. A copertura finita, dall'affitto del Mux ci attendiamo di avere un ritorno di circa 30 milioni l'anno».
La legge europea che ha imposto il passaggio dall'analogico al digitale è stato il volano. Screen Service ha cavalcato il business, con la fornitura di apparati di trasmissione e la pianificazione della rete. «Il processo di conversione delle reti è in atto e, a oggi, ha interessato principalmente le emittenti con copertura nazionale. Nel prossimo futuro coinvolgerà le emittenti locali e regionali. L'Italia, con oltre 24mila trasmettitori (oltre il 30% del totale europeo), rappresenta uno dei mercati più promettenti». Il ritardo dello switch over nel Nord Italia, sostiene Mazzara, non ha intaccato la loro attività: «La fornitura va avanti lo stesso e quando il Nord Italia sarà digitalizzato si accelererà il processo nel resto d'Italia. Per le emittenti tenere i segnali disgiunti comporta costi». Nessun timore che una volta completato lo switch off il business calerà? «Per completare la rete digitale bisognerà lavorare altri sei anni, poi non è che non ci sarà più niente da fare. Gli apparati si devono sostituire.
Devono diventare più efficienti. Oggi le esigenze più sentite sono la miniaturizzazione e un minor consumo energetico, che nel caso di trasmettitori significa risparmiare milioni di euro». In una parola, il futuro del business è l'innovazione tecnologica. Screen Service destina circa il 10% del fatturato (circa sei milioni di euro) in ricerca e sviluppo. Il 40% del personale è impegnato in R&D. Obiettivo è una maggiore internazionalizzazione, portando il business in Asia e nelle Americhe. All'estero è già presente in Russia, Regno Unito e ultimamente anche in Brasile, dove ha aperto un impianto produttivo operativo dall'inizio del 2010. «L'idea - dice Mazzara - è di arrivare nel 2012 ad avere un fatturato per il 70% proveniente dall'estero e soltanto il 30% dall'Italia». Nonostante l'attività vada a gonfie vele, il titolo della società bresciana che si è quotata nel giugno 2007 non è stato premiato dalla Borsa. È infatti passato dagli 1,06 euro iniziali a 30 centesimi a gennaio 2009. Attualmente viaggia sopra 60 cent. La società non dà previsioni, ma gli analisti stimano un fatturato (l'esercizio annuale chiude a settembre) tra 58 e 61 milioni a fronte di 52,9 del 2009. Come target price Centrosim ha 0,86 ed Equita 0,91 euro. Il problema potrebbe essere la capitalizzazione (85 milioni di euro): troppo bassa per attirare fondi.
La galassia Screen Service e l'azionariato
Screenlogix Screen Service America Screen Service do Brazil Innovaction RRD Ramec Tivuitalia RRD Usa Finext 12,1% Telpick 2,8% Antares 2,8% 12,1% Group Spa (controllata da Cape Natixis Sgr) Flottante 50,9%
Il semestre della società
Ricavi consolidati 24,9 16,5 Ebitda consolidato 6,4 1,1 Ebit consolidato 5,4 -5,0 Utile netto consolidato 3,3 2,0 Indebit. finanziario netto 9,8

Company

Screen Service was founded in Brescia in 1988 with the coming together of technical staff, systems experts and sales staff with many years of experience in the telecommunications sector and is now one of Italy's leading producers of television broadcasting equipment.

Info

Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. In Liquidazione.
Via GB Cacciamali, 71
25125 BRESCIA, Italy 
TELEFONO: +39. 030.57831
FAX: +39. 030.5783888

 

 

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