ScreenService ha la tv ma non si accende
ScreenService ha la tv ma non si accende
Il Governo stronca le ambizioni televisive di Screenservice. La società bresciana quotata, che fino a poco tempo da si era limitata a fornire le tecnologie di broadcasting per l'industria, l'anno scorso aveva sparigliato il mercato della tv, saltando la staccionata. Con l'acquisto di TivuItalia (dal gruppo Profit di Raimondo Lagostena) e la concessione di un multiplex sul digitale terrestre, ScreenService faceva scendere in campo una nuova televisione nazionale. Ieri, però la doccia fredda, anzi gelata: il ministero dello Sviluppo Economico ha dato una serie di autorizzazioni a TivuItalia, ma ha negato quella più importante, ossia lo status di operatore tv a livello nazionale. Una tegola per ScreenService che avrebbe cosi potuto allargare il suo business: la notizia del «no» ha fatto crollare il titolo a Piazza Affari che ieri ha accusato un -9 per cento. Ora l'unica soluzione per Screenservice è addentrarsi nel ginepraio dei ricorsi alla giustizia amministrativa, sperando di ottenere ragione. In ogni caso, lo stop ha il sapore della beffa: il digitale terrestre, figlio della Legge Gasparri, avrebbe dovuto aprire ancora di più il mercato a garantire maggiore pluralismo nelle televisioni. Non per ScreenService. (S.Fi.)