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Fiat, via al tavolo Piano per Termini da Screen Service (italian version)
Fiat, via al tavolo Piano per Termini da Screen Service (italian version)
AUTO. Scajola ai sindacati: «responsabilità»
ROMA Il piano di sviluppo della Fiat arriva sul tavolo della trattativa con i sindacati e il confronto parte subito in modo chiaro: l'azienda chiede flessibilità e ribadisce che questo è il presupposto numero uno per poter realizzare quel piano che dovrà portare al raddoppio della produzione di auto in Italia e su cui, anche il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, chiede responsabilità. Intanto arriva il progetto per recuperare il sito produttivo di Termini Imerese che la Fiat intende chiudere.
Arriva da Screen Service partner del progetto «Sunny Car» del finanziere Simone Cimino. Il gruppo bresciano, specializzato negli apparati per la trasmissione del segnale televisivo, ha messo a punto il progetto di ricerca per sviluppare le torrette di ricarica che costituiranno la rete di alimentazione per le auto elettriche che oggi hanno ricevuto l'apprezzamento del commissario Ue all'industria, Antonio Tajani. «Insieme alle Università di Palermo e di Messina e a un gruppo di ricerca dell'Mit», spiega a Radiocor l'amministratore delegatoAntonio Mazzara, «abbiamo sottoposto il nostro lavoro al ministero dello Sviluppo economico e a quello dell'Università e della ricerca: il progetto riguarda stazioni di ricarica con pannelli fotovoltaici e che diventerebbero anche punti Hotspot per l'accesso wi-fi alla rete internet». Sulla base del programma «Sunny Car», che punta a una produzione di 30-60 mila auto in Sicilia, la rete necessaria «richiederebbe almeno 2mila torrette» con un investimento che dovrebbe aggirarsi «tra i 100 e i 150 milioni». Così come l'aggiudicazione di Termini Imerese non è decisiva per la realizzazione di Sunny Car, allo stesso modo Screen Service è al lavoro sulle reti di alimentazione dell'auto elettrica indipendentemente dalle decisioni di Fiat e del ministero dello sviluppo sul sito siciliano.
«Termini Imerese è un'opportunità - dice Mazzara - ma tutta l'Europa si sta muovendo in questa direzione di business». Tornando alla trattativa Scajola sottolinea che «è indispensabile il contributo di tutti i soggetti interessati per assicurare le necessarie garanzie di saturazione degli stabilimenti e di utilizzo flessibile della manodopera» chiarisce subito l'azienda che ieri ha convocato il sindacato per avviare il confronto e «verificare» l'esistenza delle condizioni per avviare la trattativa stessa. Sul piatto c'è la richiesta di saturazione degli impianti, condizione indispensabile per l'aumento della produzione, con il conseguente innalzamento dei turni di lavoro: 3 al giorno, 18 a settimana.