Incognita Tar sui multiplex in gara
Incognita Tar sui multiplex in gara
SUL BEAUTY CONTEST PER LE FREQUENZE TV PESA IL RICORSO DI SCREEN SERVICE
Il settore televisivo ridiventa bollente. Il beauty contest per l'assegnazione gratuita dei cinque multiplex ai broadcast già operanti sul mercato televisivo italiano e ai nuovi entranti potrebbe subire un improvviso e brusco stop a poche ore dalla pubblicazione del bando di gara (tra venerdì e lunedì prossimo).A mettere i bastoni (legali) tra le ruote al bando per l'assegnazione delle frequenze digitali tv che il ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto e consegnato alla Ue (che lo ha approvato non senza qualche riserva) sarà con ogni probabilità Tivuitalia, società attiva nella distribuzione del segnale e dei contenuti televisivi controllata dalla quotata Screen Service. Il perché è presto detto. Dopo che il ministro Paolo Romani ha di fatto declassato Tivuitalia (che copre 18 regioni su 20 e più del 70% della popolazione italiana) da operatore di dimensione nazionale a soggetto di taglia ridotta o locale, l'azienda ha deciso di passare al contrattacco su tutti i fronti. E dopo essersi rivolta alla giustizia amministrativa italiana e alla Ue con una missiva datata 5 luglio e indirizzata a Krzysztof Kuik, responsabile dell'unita media della Commissione Europea, è intenzionata a fare valere le proprie ragioni anche per quel che riguarda il tanto atteso beauty contest. «Considerando il fatto che siamo un editore nazionale a tutti gli effetti, nonostante il divieto del ministero di diffondere contenuti in tutto il paese, vogliamo concorrere al bando di gara per l'assegnazione dei multiplex», dice una fonte interna a Screen Service. «Ma siccome, la decisione presa da Romani praticamente ce lo impedisce stiamo definendo con i nostri legali il ricorso da presentare al Tar». Una mossa azzardata ma legittima quella del piccolo operatore indipendente di Brescia che non teme i colossi del settore né le eventuali pressioni politiche. «Presenteremo la nostra candidatura al beauty contest e saremo pronti a bloccare tutto nel caso in cui ci fossero posti dei paletti burocratici», continua la fonte di Screen Service. «Della nostra situazione ne sono a conoscenza anche i commissari europei che tengono monitorata l'intera vicenda». Visto che tra l'altro l'Italia è tuttora coinvolta dalla procedura d'infrazione aperta dalla Ue per presunte violazione della normativa comunitaria. «La Commissione continuerà a monitorare l'evoluzione del settore al fine di assicurare che siano preservate condizioni di piena concorrenza per tutti gli operatori», si legge in un passo della lettera che il 16 giugno lo stesso Kuik ha inoltrato ai vertici di Screen Service. Al bando di gara per i multiplex, oltre agli operatori già presenti sul digitale, quindi Rai, Mediaset, TiMedia, Prima Tv-Europa Tv e la stessa Tivuitalia, dovrebbero partecipare Sky Italia, H3G, Discovery Channel, Bloomberg e anche il Gruppo L'Espresso. I tempi del beauty contest, come ha rivelato il ministro Romani, saranno brevi, salvo imprevisti. Entro 60 giorni dalla ricezione dell'apertura del bando dovranno essere recapitate al dicastero dello Sviluppo le domande di ammissione dei pretendenti. (riproduzione riservata)