Un'estate per il beauty contest
Un'estate per il beauty contest
Il 6 settembre scadono i termini per la presentazione delle candidature per le assegnazioni gratuite delle frequenze nazionali. Intanto le modifiche normative cercano di togliere potere ai Tar, che stanno censurando l'azione del Ministero
Alla fine almeno qualche certezza è arrivata, insieme all'afa estiva. Nel 2011 quattro regioni si uniranno alle 10 già digitalizzate (il calendario definitivo, ma per molti sempre a rischio, lo trovate in Tabella 1), il beauty contest è realtà e per le locali il bagno di sangue previsto sarà vincolato da aspetti normativi "bulgari". Ma andiamo per gradi. Beauty contest: scadenza 6 settembre La pubblicazione del bando e del disciplinare del cosiddetto beauty contest (la competizione gratuita che mette all'asta sei frequenze digitali suddivise in tre lotti) è avvenuta l'8 luglio sulla serie speciale della Gazzetta Ufficiale. Da questa data scattavano sessanta giorni per quanti volevano partecipare per completare i complessi iter previsti. Nessuna sorpresa per quanto riguarda i lotti da assegnare. Nel lotto C troviamo il soLo canale 54, che verrà assegnato in Dvb-T2 quasi certamente (era in Dvb-H nel piano delle frequenze) e nella corsa a questa risorsa sembra sicura la vittoria di Telecom. Il lotto B (frequenze 55 e 58), essendo aperto ai vari operatori già presenti sul mercato anche in maniera molto rilevante, sembra destinato a far sorridere Rai e Mediaset. Diverso il discorso del lotto A, che presenta tre spazi digitali ma "spezzetati" su varie frequenze: i canali, infatti, non sono compatibilizzati a livello internazionale e in alcune aree tecniche cambiano per incanto. I tre multiplexer previsti sono per i canali 6 (o 7), 25 (o 23) e 28 (o 24 o 59). Da notare che essendo bande operative diverse, prevedono anche documenti tecnici assai diversi e quindi per chi intende partecipare a tutte e tre le assegnazioni significa redigere il triplo di documenti. Questi multiplexer, come è noto, sono riservati agli operatori nuovi o che non abbiano una presa sul mercato notevole. Il più appetibile pare essere il secondo, sul quale quindi, potrebbe esserci la forte volontà di Sky. Tra gli altri partecipanti pare interessante soprattutto la presenza di La3, già impegnata (ormai poco) con il Dvb-H, probabilissima anche quella di D-Free. Come finirà? Secondo noi con qualche ricorso... Le voci su cui Marina Verna e il suo staff assegneranno i punteggi sono il piano tecnico deIL'infrastruttura (massimo 35/100), altrettanti per il piano commerciale e 30 per anzianità di servizio e struttura di impresa. Sotto i 51/100 si è proprio bocciati! Da notare che sul bando e disciplinare del beauty contest potrebbe arrivare anche il tentativo di fermare tutto di Tivuitalia, pronta a un ricorso a tutto campo, come vedremo, dopo il diniego del riconoscimento di operatore nazionale. Da notare come da lunedì 11 luglio ci sia stata anche la formale remissione dei canali 54-55 e 58 da parte di Telecom e Mediaset: il beauty contest incombente ha significato anche la fine delle sperimentazioni. L'HD vero di La7 è finito così nel mux Timb2 in tutta Italia, mentre quello più opinabile del Biscione è proprio sparito, almeno per il momento. Neanche presa in considerazione L'ipotesi che il professor Antonio Sassano (consulente tecnico di Agcom) aveva presentato (e le associazioni 'sposato'), ovvero di assegnare alle Tv locali i canali 55 e 58 per risarcirle dei 'sacrifici' a cui verranno sottoposte per liberare la parte alta dell'UHF. Dvb-T2 alla riscossa Pare chiaro che il futuro del digitale passerà proprio dalla nuova tecnologia, nata per garantire multiplexer più ampi e contenuti decisamente di migliore qualità. Di sicuro c'è che il mux 5 Rai (quello che dovrebbe occupare il canale 11) è destinato formalmente a servizi avanzati in mobilità e T2. Lo stesso canale che Telecom avrebbe dal beauty contest ben difficilmente sarebbe acceso in Dvb-H, tecnologia ormai quasi defunta, ma già nella nuova evoluzione. Se si ragiona sui due multiplexer in Dvb-H attuali (il 37 di La3 e il 38 di Mediaset, ma pare che entrambi abbiano già iniziato l'iter per la riconversione) anche questi potrebbero fare la medesima fine. Ci si troverebbe così con tutti i gruppi nazionali più rilevanti con almeno un mux Dvb-T2. Succederà? Noi crediamo al più presto. D'altronde il limite di cinque bouquet per operatore viene "aggirato" proprio con il sesto in altra tecnologia. Tante modifiche normative Nelle scorse settimane pre-agostane molte novità si sono materializzate in ambito televisivo. Si è cominciato con la revisione del piano di ripartizione delle frequenze. Per La Tv sparisce (ovviamente gli impianti residui delle aree ancora analogiche rimangono accesi) La banda I, mentre neLLa terza sparisce il canale 12 (che passa al Dab definitivamente); ancora, L'UHF viene mutilato dei canali 61-69 che invece devono passare alla banda larga telefonica. Il passaggio definitivo è già previsto al primo gennaio 2013, a switch off conclusi. Sparisce anche La consultazione con Le emittenti locali che Agcom utilizzava in fase di pianificazione dei masterplan delle stesse Tv locali: ora ci si affida a una consultazione della concessionaria pubblica e a quelle delle associazioni delle emittenti. Sempre Agcom con la delibera 353 ha fissato i paletti per gli operatori di rete locali e i fornitori di contenuti. Le Radio che hanno presentato domanda (con successo) per la radiofonia digitale possono trasmettere anche in Dvb-T. Per ottenere un uso efficiente dello spettro, gli operatori di rete devono trasmettere almeno sei programmi (tre in HD) entro sei mesi dallo switch off. I soggetti nazionali possono essere ospitati a patto di non essere la parte più rilevante della banda occupata e spunta il cosiddetto "must carry": c'è l'obbligo per tutti gli operatori di rete di ospitare due soggetti retrocessi a fornitori di contenuti in fase di riassegnazione delle frequenze. Da notare che le tariffe sono assai rilevanti (da 1 a 1,6 centesimi di euro per ogni Mbs e per abitante) e decisamente fuori mercato. Ma gli switch off sono ancora in ritardo Preoccupano invece i tempi con cui si sta lavorando per digitalizzare la fascia tirrenica dell'Italia centro-settentrionale e le Marche. Dopo la convocazione dei vari soggetti a inizio luglio poco o nulla si sa, a luglio inoltrato (momento in cui scriviamo), di aspetti importanti come la redazione delle graduatorie per essere operatore di rete e per ottenere i vari Lcn. Possiamo invece indicarvi i canali che saranno utilizzati nelle varie aree tecniche: da notare che alLe locali restano 18 frequenze non compatibilizzate con l'estero. Un'altra tabella inquietante che circola tra gli addetti ai lavori è quella della proiezione ministeriale degli effetti dell'eliminazione dei canali 61-69 e delle operazioni di switch off: in questo caso Lombardia, Campania, Lazio e Veneto sarebbero le regioni messe peggio, a differenza di Sardegna e Valle d'Aosta. Per quelle in divenire si presumono problemi drammatici di carenza di frequenze in Sicilia, altri disastri in Toscana e Puglia, qualche affanno in Calabria, Liguria e Marche e nessun problema per Abruzzo, Molise, Basilicata e Umbria. Sarà proprio così? Qualche dubbio ce l'abbiamo, anche perché le proiezioni non tengono conto di tutti i nuovi operatori che possono spuntare legittimamente nelle varie aree tecniche. In ogni caso nella Tabella 2 vi riportiamo nelle varie regioni quelle che sono le risorse in gioco: da notare che nelle Marche non è ancora chiara la posizione del canale UHF utilizzato dalla Rai per il bouquet istituzionale (dovrebbe essere il 32), mentre in Liguria è stato dato il 35, in Toscana il 27 e in Umbria il 29. Due vittorie per le locali sull'Lcn A fine giugno sono arrivate un centinaio di missive, tutte eguali e quasi tutte errate, dal Ministero, contenenti revoche di posizioni Lcn. Secondo i controlli ministeriali, infatti, le posizioni risultavano non sfruttate dalle private. Inutile dire che, a un primissimo controllo, gli Lcn erano al loro posto e non esisteva neanche un motivo di dubbio. Una nuova grana che getta anche una sinistra luce su come il Ministero controlli l'etere. Dal punto di vista procedurale, poi, senza una precedente diffida e a un contraddittorio non è possibile revocare alcunché. Non è argomento da poco perché alcune piccole emittenti (evidentemente non controllabili dai punti fissi ministeriali) rischierebbero addirittura la revoca di tutti i propri Lcn. Due successi legali, invece, per due emittenti locali Lombarde che avevano trascinato al Tar del Lazio sempre il Ministero per la mancata attribuzione di Lcn e per la loro irrazionalità (stesso impianto che copre più regioni, con obbligo di numerazioni diverse). Gli uffici pubblici hanno perso perché hanno deciso di privilegiare Le emittenti che avevano sede nelle singole regioni o con impianti in servizio nelle stesse aree. Tutto da rifare? Il ricorso in Consiglio di Stato è sicuro, ma non sembra scorretto pensare che al Ministero pensino sempre e solo di procedere come vogliono, infischiandosene degli obblighi di imparzialità e chiarezza, come da censura da parte del Tar. Evviva l'Italia, evviva la Bulgaria Le parole sono di Elio e le storie tese, ma il provvedimento "bulgaro" con cui il Governo ha blindato tutto ciò che concerne l'asta della parte superiore della quinta banda LJHF (da 790 a 862 MHz) fa gridare da più parti all'incostituzionalità. Vediamo qualche passo rilevante: il bando è stato pubblicato a fine giugno, con un iter che dovrebbe concludersi entro il 30 settembre. Le locali non voglio mollare le frequenze (peraltro finora oggetto di regolare assegnazione)? Non c'è problema, scatta la liberazione coatta, con Polizia Postale all'opera a sigillare gli impianti. Non è finita, si deve anche risarcire l'occupazione, con il Ministero delle Finanze che si rivale sulla singola emittente locale. Basterebbe a far arrabbiare un santo, ma non è finita ancora. Lo stesso decreto dice che il Tar non può più stabilire misure cautelari rispetto alle decisioni del Ministero dello Sviluppo Economico sulle frequenze. Cornuti e mazziati? Anche in questo caso lo vedremo. Un'altra battaglia in atto è quella per l'uso del canale 65, che è in realtà la banda di intervallo tra le frequenze che passeranno ai telefonici: perché nel piano delle frequenze è sparita? Lo chiarirà, tanto per cambiare, il Tar del Lazio. Il Giro d'Italia A livello nazionale, D-Free ha inserito il canale Premium Crime, mentre in Mediaset 1 ci sono anche Anteprima, Comedy e Steel (quest'ultimo era precedentemente in D-Free). Nel bouquet Mediaset 5 (solo aree già digitali) trovano spazio Hiro e i due canali "+1" di Canale 5 e Italia 1. Rete A (Deejay Tv) sta ospitando sul primo mux anche la neonata Mediaset Italia 2 e Winga Tv. Spostamenti dovuti alla fine delle sperimentazioni sui canali di beauty contest anche per Timb2 (in onda i canali Hd La7, La7D, Mtv e Mtv Music, quest'ultimo a nero). Ha temporaneamente cessato le trasmissioni il canale porno a pagamento Glamour Plus. È invece arrivato il nuovo CanaLOne di Switchover Media. In Piemonte Altaitalia ha aggiunto tre canali nel proprio bouquet (tra cui Altaitalia Suisse), mentre Rete 7 Piemonte ha aggiunto Luna Shopping alle proprie diffusioni e la collegata Videonord ha anche un canale denominato Italia 9 Network. Antenna Blu Tv, piccola emittente di Genova, veicola un nuovo canale che si chiama Gtv nella propria offerta digitale, mentre Brescia Punto Tv sta lanciando i propri spazi tematici per l'avventura e le donne. Su Italia 8, Super 3 e Teleregione (Nord-Est) è stato inserito un canale denominato semplicemente Acqua. Telenova (e la collegata Telesubalpina) hanno reinserito le Radio del gruppo (Marconi e Marconi Classica) nei propri multiplexer, mentre al posto di Milano 2015 (la cui avventura sembra finita con la Moratti), Telenova irradia ora Lombardia Channel; al posto di quest'uLtima (bouquet Telestar) è ora diffusa Canale Lombardia. Piccole novità per Trs (che ha inserito un canale HD) e per Videostar, che annuncia l'emittente Lombardia VIP per settembre. Nel Triveneto, c'è l'arrivo di Arte di Abitare (bouquet Antenna 3) e di Micio Bau (Telepadova), mentre l'offerta del gruppo Chasen (articolata in quattro multiplexer) è stata completamente rivoluzionata. In Emilia, dopo vari anni si è conclusa (come abbiamo già visto su Millecanali) la partnership tra Nuovarete e San Marino Rtv, ora veicolata da È Tv, mentre Canale 24 lancia i canali tematici Shopping e Sporter. Saltiamo nel Lazio, dove è apparsa 7 Gold +1 (anche in Campania); nel frattempo, Gari Tv sta ospitando l'ambiziosa Extra Tv e Gold Tv la cremonese Primarete. Teletuscolo inserisce Gioielli per Tutti e Diamante Tv, mentre Teleroma 2 ha ora in onda anche Pax Tv, Teletibur e due ulteriori canali radiofonici. In Campania è riapparsa Vesuvio Tv (veicolata da Antenna Tre Campania), mentre sul bouquet di Tele A+ è arrivata Topkar e Tic trasmette pure NapoliMiaTv. Novità anche per la salernitana Telecolore che da qualche giorno trasmette Sportitalia e uno slot denominato Intercom. Tutto da capire il nuovo bouquet che trasmette da Monte Faito (canale 55) e che contiene solo un monoscopio con la scritta "Scn Prove Tecniche". Al Sud e nelle isole poche novità. In Puglia è ritornata Telenorba Verde sul mux principale della famiglia Montrone, mentre Soverato 1 ha inserito nel proprio mux anche Telemia. Gold 88 trasmette a Palermo anche Tele Occidente, mentre Sardegna 1 sta ospitando Radio Studio Più.
1 canali disponibili nelle 5 6 7 8 9 10 11 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 Rai Mux 1 Beauty A1 Locali Europa 7 Rai Mux 1 Locali Rai Mux 5 Locali Locali Beauty A2 Locali Locali Rai Mux 3 Locali Locali Locali Rai Mux 2 Locali Rete Al Rete A2 Locali Rai Mux 1 Mediaset 2 La3 Rai Mux 1 Beauty A1 Locali Europa 7 Rai Mux 1 Locali Rai Mux 5 Locali Locali Beauty A2 Locali Locali Rai Mux 3 Rai Mux 1 Locali Locali Rai Mux 2 Locali Rete Al Rete A2 Locali Locali Mediaset 2 La3 Ì regioni degli switch off Rai Mux 1 BeautyAl Locali Europa 7 Rai Mux 1 Locali Rai Mux 5 Locali Locali Beauty A2 Locali Locali Rai Mux 3 Locali Locali Rai Mux 1 Rai Mux 2 Locali Rete Al Rete A2 Locali Locali Mediaset 2 La3 Rai Mux 1 Locali BeautyA1 Europa 7 Rai Mux 1 Locali Rai Mux 5 Locali Locali Locali Beauty A3 Beauty A2 Rai Mux 3 Locali Locali Locali Rai Mux 2 Locali Rai Mux 1? Locali Locali Locali Mediaset 2 La3 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 Mediaset 3 Locali Rai Mux 4 Locali Timb3 Locali Locali Locali Locali Timbi Locali Mediaset 4 D-Free Locali Mediaset 1 Locali Beauty CI Beauty B1 Mediaset 5 Retecapri Beauty B2 Beauty A3 Timb2 Mediaset 3 Locali Rai Mux 4 Locali Timb3 Locali Locali Locali Locali Timbi Locali Mediaset 4 D-Free Locali Mediaset 1 Locali Beauty CI Beauty B1 Mediaset 5 Retecapri Beauty B2 Beauty A3 Timb2 Mediaset 3 Locali Rai Mux 4 Locali Timb3 Locali Locali Locali Locali Timbi Locali Mediaset 4 D-Free Locali Mediaset 1 Locali BeautyC1 Beauty B1 Mediaset 5 Retecapri Beauty B2 Beauty A3 Timb2 Mediaset 3 Locali Rai Mux 4 Locali Rete A2 Locali Rete A1 Locali Locali Timbi Timb3 Mediaset 4 D-Free Locali Mediaset 1 Locali Beauty CI BeautyBl Mediaset 5 Retecapri? Beauty B2 Locali Timb2