Screen bene, Psf tiene tutte le altre vanno giù

LA SETTIMANA A PIAZZA AFFARI. Ubi Banca perde quasi il 10%

Piazza Affari continua a «soffrire» e gli effetti si vedono anche sui titoli delle società bresciane quotate. Se sette giorni fa sembrava fosse arrivato il momento della riscossa, l'estate finanziaria torna ad essere segnata dalle difficoltà, che lasciano i segni iniziando dalle big del territorio - come A2A e Ubi - per proseguire con tutte le altre società targate «Bs». L'Unica a chiudere in terreno positivo è Screen Service. A2A arretra di oltre cinque punti percentuali, scende di nuovo sotto l'euro a 0,995 e riporta in territorio negativo la variazione da inizio anno: ora è in ritardo di un 3,3%. Brutto scivolone anche per Bialetti, a 0,295 euro con un -6,35%: da gennaio il gap accumulato finora è superiore al 20%. Male anche Cembre, che scende di tre punti e mezzo a 7 euro di valore; l'apprezzamento annuale del titolo, di conseguenza, torna al 12% anche se rimane il migliore tra le quotate della provincia. In frenata pure Gefran, a 4,2 euro, con una perdita settimanale di quasi due punti; il 2011 torna così in negativo di oltre l'1,6%. Poligrafica San Faustino resta a sette euro e mezzo con un gap rispetto all'inizio del 2011 che arriva al 18,69%. Sabaf lascia sul terreno più del 7% e si attesta sotto i 17 euro: questo significa, per la spa di Ospitaletto, una differenza rispetto a gennaio del 33.74%. La tecnologica Screen Service va controtendenza e guadagna un 2,25%, a 0,51 euro; rispetto al valore d'inizio esercizio è ancora in ritardo del 21,17%. Torna sui suoi passi Ubi Banca che riperde quasi 10 punti: scende a 3,356 euro e porta la differenza rispetto a gennaio al 48,76%, confermandosi il titolo peggiore nel lotto bresciano.